Lo hanno annunciato, come è uso per i grillini, tramite social nertwork: il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, ha postato sulla sua pagina Facebook la lettera inviata da lui e anche dai segretari Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino a Laura Boldrini, presidente della Camera.
► Goldman Sachs contro Beppe Grillo
Quello che i deputati del Movimento 5 Stelle chiedono è di istituire un conto corrente per poter versare le indennità e le spettanze che loro non percepiranno, perché auto-tagliate. E’ una fetta abbastanza importante dello stipendio dei deputati alla quale i grillini hanno deciso di rinunciare, come primo passo per quello che è stato uno dei capisaldi della loro campagna elettorale, ossia la riduzione dello stipendio dei parlamentari.
Per legge queste indennità non possono essere lasciate nelle casse dello Stato, quindi i deputati hanno deciso che la soluzione migliore fosse quella di aprire un apposito capitolo di bilancio e un conto corrente dove versare queste somme, la cui destinazione, come si legge nella lettera, sarà da decidere di comune accordo con la presidenza. Il conto, naturalmente, è a disposizione di tutti i parlamentari che vogliano seguire l’esempio.
I grillini hanno deciso, quindi, di iniziare a mettere in pratica quanto detto in campagna elettorale, anche dopo le tante critiche arrivate loro a causa della presunta immobilità che avevano mostrato una volta raggiunto l’obiettivo. E la presidente del gruppo Roberta Lombardi lancia una sfida:
► La questione del reddito di cittadinanza
Questa è la partita oggi. I nostri stipendi. Apriamo un conto e vediamo chi altro dei partiti lo fa.