L’ Istat ha recentemente diffuso i dati relativi all’ andamento del commercio e delle vendite al dettaglio nel mese di maggio 2013, rilevando come, per l’ undicesima volta, si sia potuto registrare un calo su base annua.
> Male la prima settimana di saldi
Nel quinto mese dell’ anno, infatti, il commercio italiano ha perso l’ 1,1%, anche se le vendite al dettaglio sono in realtà aumentate di un timido 0,1% rispetto al precedente mese di aprile.
> Una partenza piuttosto fiacca per i saldi estivi 2013
La responsabilità della duratura depressione del commercio questa volta deve essere imputata, secondo l’ Istat, ai prodotti non alimentari, che hanno perso lo 0,2% su base mensile e l’ 1,8% su base annua.
Tiene bene, invece, il settore dell’ alimentare, che risolleva le percentuali delle vendite sia a livello congiunturale e tendenziale (+0,6% sul mese , +0,1% sull’ anno) che nel trimestre marzo – maggio 2013, sofferente tuttavia in generale di una diminuzione delle vendite dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti.
Per quanto riguarda invece la tipologia delle forme distributive, il mese di maggio 2013 ha presentato, rispetto a quello di aprile, un incremento delle vendite della grande distribuzione dello +0,3% ed in particolare una preferenza dei discount.
Dal punto di vista sei settori merceologici, infine, su un clima generale di flessione dei prodotti non alimentari, tengono il passo solo l’ informatica e la profumeria.