Bisogna analizzare oggi uno strano trend sui prezzi delle case in Italia ad aprile. Con i prezzi degli immobili nel Regno Unito fuori dalla portata di molti acquirenti per la prima volta e i proprietari di casa che sognano un secondo appartamento al sole, l’idea di accaparrarsi una casa italiana per 86 centesimi è inebriante.
Focus sul trend riguardante i prezzi delle case in Italia ad aprile
Negli ultimi due anni diverse piccole città italiane sono finite sulle prime pagine dei giornali per aver venduto case sfitte per 1 euro l’una. Ma come funziona il progetto e chi ha diritto ad accaparrarsi una di queste ville al sole a buon mercato? Perché l’Italia vende case a 1 euro?
Mentre i giovani italiani emigrano sempre più verso le città e scelgono lavori cosmopoliti piuttosto che vocazioni rurali e comunitarie, molti dei villaggi remoti più belli d’Italia vengono abbandonati, con popolazioni minuscole e anziane che iniziano a morire. Alcuni anziani italiani si sono ritrovati senza nessuno a cui lasciare la propria casa, lasciandola invece alle autorità locali, che devono decidere cosa farne, mentre alcuni cittadini più giovani hanno ereditato proprietà in aree in cui non hanno intenzione di trasferirsi.
Avere una seconda casa in Italia significa pagare le tasse, quindi vendere a buon mercato queste case inutilizzate può essere più redditizio che mantenerle. Per questo circa 25 comuni italiani fanno ai futuri proprietari di casa un’offerta che non possono rifiutare: una casa al prezzo simbolico di 1 euro. L’idea è che il miglioramento e l’occupazione di queste case nei prossimi anni varrà di più per le città che venderle a prezzo pieno.
“Non abbiamo bisogno di nuove costruzioni e di nuove cementificazioni. La strategia per migliorare l’ambiente abitativo e riappropriarci della nostra identità culturale è quella di far rivivere i piccoli centri abbandonati o riqualificare edifici in stato di abbandono, con una storia che sia la nostra storia”, si legge in un comunicato del team di 1eurohouses.
Anche le autorità locali in aree come l’Emilia-Romagna, l’Abruzzo e la Campania sperano che un afflusso di nuovi proprietari di case possa stimolare l’economia, poiché acquistano prodotti locali, impiegano lavoratori edili locali, investono denaro in luoghi e attrazioni locali e persino incentivano il turismo creando boutique hotel o B&B.
Insomma, ripopolare determinate aree per stimolare l’economia locale. C’è un concetto molto semplice dietro un’iniziativa relativa ai prezzi delle case in Italia apparentemente senza una logica, come abbiamo appreso nella giornata di oggi.