La borsa di Milano cade sotto la pressione delle notizie che arrivano dalla Germania e dall’America. La paura del debito non fa più novanta ma impensierisce parecchio gli investitori.
Tutte le borse in calo ma Fitch dice che l’Italia si stabilizza e questa notizia entusiasma leggermente i titoli del Belpaese che ieri, dopo un avvio di giornata piuttosto discutibile, hanno recuperato terreno nel pomeriggio e alla fine hanno chiuso le contrattazioni limitando i danni.
Sicuramente ha avuto un gran peso la performance negativa dell’indice Nikkei che ha ceduto il 2,56% dopo aver raggiunto, appena il giorno precedente, un picco positivo. Ma per il versante europeo a farla da padrone sono i dati sull’economia tedesca, infatti, con la crisi generale rallenta anche la Germania: sono state tagliate le stime sul PIL e visto i prezzi al consumo hanno subito un incremento, condizionando tutta la situazione dell’Eurozona.
► Per S&P la crisi europea è finita
A condizionare l’andamento della borsa sono intervenute anche le stime della banca mondiale che ha rivisto le prospettive di crescita globali per il 2012. Prima si sperava che l’economia nel suo complesso potesse crescere di tre punti percentuali, adesso, invece, non si va oltre il +2,4%.
A Piazza Affari si distinguono, in negativo, i titoli bancari. Perdono quota le azioni di Mediobanca, Banco Popolare e Ubi Banca, ma la peggiore prestazione è quella di Mediaset.