Un lunedì mattina difficile per le Borse di tutto il mondo, borse che hanno subito l’influenza degli Stati Uniti. Mancano 10 giorni all’accordo che gli Stati Uniti devono trovare per evitare il default, un accordo sul tetto del debito che deve emergere dalla parte dei Democratici e dei Repubblicani. Se così non fosse, nel giro di altri 10 giorni Washington non sarà più in grado di pagare gli interessi e lo stesso governo rischia di finire la liquidità necessaria a no far fermare il paese.
Lo shutdown ha già visto una chiara riduzione dei servizi. La scorsa settimana i mercati italiani non erano stati influenzati in modo decisivo e negativo da questa difficile situazione americana. Nella mattinata di oggi le situazione è stata, invece, diversa. Dopo la scorsa settimana, positiva nonostante le vicende politiche e quelle dei grandi titoli come Telecom e Finmeccanica, Piazza Affari tende ad oscillare su quella che è la parità. L’influenza americana è arrivata anche in europa: le Borse europee avanzano deboli: Londra arretra dello 0,7%, Francoforte e Parigi sono decisamente in ribasso dell’0,8% e dello 0,6%. Debole anche la stessa Wall Streer con il Dow Jones che cede 1% e il Nasdaq che cede lo 0,7%.
Nel dettaglio, i singoli titoli di Borsa Italiana hanno visto spiccare la performance positiva del Monte dei Paschi di Siena. Oggi il Mps si ritrova con il consiglio di amministrazione convocato per approvare quello che è il piano di ristrutturazione. Finmeccanica va bene mentre Telecom Italia soffre con il peso del rischio downgrade. Sofferenti anche Exor e Campari.