Italcementi ha fatto un’offerta pubblica sulla controllata Ciments Français. Per rinvenire le risorse necessarie all’operazione inizierà un aumento di capitale da 450 milioni, che verrà seguito dalla capogruppo Italmobiliare. Italcementi aveva infatti comunicato una fusione per incorporazione con la controllata Ciments Français nel 2009, ma l’operazione non era andata a buon fine per colpa di un piccola fetta di obbligazionisti. Ora invece, per volontà dell’amministratore delegato Carlo Pesenti, il progetto torna in vigore con l’offerta ai soci di minoranza di Ciments Francois di contanti. All’operazione hanno preso parte Mediobanca, Unicredit e Banca Leonardo.
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Dopo cinque anni l’operazione dovrebbe ricevere il benestare del mercato, anche perché in un tempo difficoltoso per l’industria delle costruzioni, potrebbe dare vita a nuovi risparmi sui costi. Nel 2009, invece, la fusione non fu fatta perché una clausola di alcuni bond di Ciments Français, poteva far diventare troppo onerosa l’unione. Al tempo il gruppo bergamasco controllava l’82% del colosso francese, ora Italcementi ha l’83,1%, la capogruppo Italmobiliare ha una quota del 2,7% e Ciments ha azioni proprie pari all’1%. Quindi, alla Borsa di Parigi è flottante solo il 13% del capitale tra ordinarie e risparmio, mentre i Pesenti controllano direttamente e indirettamente il 92,6% dei diritti di voto.
Stando agli analisti concentrando alcuni costi, e unendo le due realtà potrebbero essere ottenuti risparmi fino a 200 milioni, una cifra importante per il bilancio della capogruppo italiana. Il leader italiano del cemento vedrà la comunità finanziaria per analizzare i risultati 2013, spiegare l’operazione che servirebbe a razionalizzare una volta per tutte la struttura, a migliorare la governance e ad aumentare la liquidità del gruppo sul mercato.