Notizie negative per l’economia della Svizzera. Per 2013 non ci sarà la distribuzione di utili da parte della Banca nazionale svizzera ai cantoni. Il motivo? L’oro, o meglio il calo delle riserve auree di 15 miliardi di franchi. La Confederazione svizzera condivide una convenzione distributiva stipulata nel 2011, ma la Banca nazionale svizzera, per il 2013, non potrà rispettare l’accordo visto l’andamento negativo dell’oro. Il metallo prezioso, nel 2013, ha segnato un ribasso decisamente consistente del 28%. Un calo talmente accentuato che, in termini statistici, non si mostrava dal 1981.
Per la banca elvetica, le perdite del 2013 sono quantificabili in 9 miliardi di franchi, che corrispondono a circa 7,3 miliardi di euro. Un livello che è superiore ai guadagni, garantiti dalle posizioni sulle valute estere e dalla vendita del fondo di stabilizzazione StabFund e che corrispondono a 3 miliardi di franchi. Il risultato in termini di distribuzione è quindi negativo di 15 miliardi.
Il meccanismo della Svizzera sulla distribuzione degli utili al settore pubblico e agli azionisti si basa anche sulle riserve per le future distribuzioni, e non solo sui risultati di un anno. Queste corrispondono a 5,3 miliardi di franchi, e quindi a un dato minore dei 9 miliardi di perdita realizzata.
Nello specifico, il cantone di Zurigo è quello più colpito da questo risultato. Il deficit per questo cantone è superiore a 116 milioni di franchi per quest’anno. Il cantone di Ginevra potrà contare su meno fondi per 39 milioni di franchi. Il cantone del Ticino avrà a disposizione meno fondi quantificabili in più di 28 milioni di franchi e quello dei Grigioni avrà 16,3 milioni di franchi in meno.