La lotta per il futuro dell’Ucraina continua con le tensioni in Crimea e il mondo che guarda con preoccupazione. Anche se il deposto presidente Viktor Yanukovych guarda alla Russia per l’assistenza, il presidente ad interim Olexander Turchynov spinge per legami più stretti con l’Unione europea. La battaglia non riguarda solamente le questioni economiche, ovviamente, ma l’evento che ha scatenato le proteste che hanno rovesciato Yanukovich è stato il suo rifiuto di un trattato commerciale dell’Ue e la sua decisione di stringere legami più stretti con la Russia.
Il dubbio ucraino sembra essere se è meglio per la sua economia una maggiore integrazione con l’Occidente o rimanere in orbita della Russia.
► Le ricadute economiche della crisi in Ucraina
Nel 1989, il reddito medio pro capite in Ucraina era di 8.629 dollari. Nel 1998, è crollato a 3.430 dollari. Nel 2012, ha recuperato un po’, ma a 6.394 dollari era ancora il 25% al di sotto del suo livello di quasi un quarto di secolo prima. Il confronto tra l’Ucraina e quattro Paesi vicini ex comunisti come Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania mostra dati interessanti. Il reddito medio per persona in quelle nazioni è di circa 17.000 dollari. Se l’Ucraina costruisce rapporti commerciali e finanziari con la Russia e l’Asia centrale, sarà un Paese inserito in una zona di Paesi a medio reddito. Se costruisce legami con l’Ue sarà un Paese relativamente povero in un contesto di Paesi ricchi.
Essere poveri rispetto a tutti gli altri non è una ricetta ideale per una rapida crescita, nonostante gli evidenti vantaggi relativi a prendere in prestito tecnologie, tecniche, idee e denaro da Paesi più ricchi. Negli ultimi 200 anni i Paesi poveri sono cresciuti più lentamente rispetto ai Paesi ricchi. Nel 1870 il Paese più ricco del mondo era circa nove volte più ricco del Paese più povero del mondo. Nel 1990, questo divario è cresciuto fino a una differenza di 145 volte. Gli ultimi 10 anni hanno visto i Paesi poveri crescere più velocemente di quelli ricchi ma è un’eccezione storica.
C’è ancora un’opportunità per l’Ucraina in Europa. Quando si parla di convergenza all’interno delle comunità economiche, l’evidenza suggerisce che, per are una similitudine, è meglio essere l’ultima casa di una zona buona piuttosto che la prima casa del quartiere di ronte meno prestigioso. Questo significa che per fare apprezzare un investimento è meglio essere la casa più economica in una comunità costosa che un buon condominio in un quartiere degradato.
Forgiare legami più stretti con l’Europa non risolverà i problemi economici dell’Ucraina in poco tempo. Ma nel lungo periodo, è probabile che il popolo ucraino potrà beneficiare di una migliore situazione economica.