Il pareggio di bilancio, prima di tutto. Il pareggio di bilancio e l’Europa, che ancora oggi osserva da lontano i conti pubblici italiani affinché il Paese non ricada nel dramma delle procedura di infrazione per deficit eccessivo, al nuovo sforamento del tetto perentorio del 3% del rapporto tra debito e PIL.
> Più detrazioni sul cuneo fiscale attraverso la Legge di Stabilità
Ma in Italia si fa sempre più strada l’ipotesi che si debba fare fronte, dopo l’abolizione della prima rata dell’IMU, anche della seconda. L’ultima promessa arriva oggi proprio dal Premier, che ha, con la sua affermazione secondo cui la seconda rata dell’imposta municipale unica non verrà pagata mette un punto fermo sulla questione.
> Anche per Letta la seconda rata dell’IMU non si pagherà
Ma questa decisione, senza dubbio, non potrà essere senza conseguenze per i conti pubblici italiani. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, del resto, ha operato già meno di due mesi fa una piccola manovra correttiva, la manovrina del 9 ottobre, per rimanere sotto il tetto del 3%, in seguito all’uscita di quei 4,4 miliardi di euro dovuti per la prima rata dell’IMU. Ma adesso sarà necessario reperire, per la cancellazione della seconda rata, altri 2,4 miliardi di euro.
Le possibilità al vaglio del Ministro dell’Economia, dunque, non sembrano proprio numerose, dal momento che siamo ormai a fine anno e non si può insistere troppo attraverso un inasprimento fiscale. La seconda manovra potrebbe fornire le soluzioni, giusto per evitare lo sforamento, ma nel frattempo si pensa anche ad altre possibilità.
Come quelle degli anticipi fiscali, sulle tasse comunque dovute nel 2014. Ma quali saranno le imposte e i contribuenti colpiti? Le persone fisiche, le imprese? Certo è che anche le risorse della Legge di Stabilità così sembrano a rischio.