Vinitaly, ottimo il numero di presente in fiera

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 Il settore del vino non conosce crisi. Lo dicono i dati di Vinitaly 2014, la più grande fiera sul mondo del vino a livello mondiale tenuta a Verona. Da tutta Italia sono giunti 4101 espositori a coprire una superficie record di quasi 90 mila metri quadrati. I numeri diffusi proprio alla vigilia di Vinitaly dallo studio Mediobanca comprova che il vino italiano è in salute. Il fatturato 2013 del vitivinicolo indica un ottimo +4,8%. Dato significativo se rapportato all’impercettibile rialzo delle industrie alimentari e alla flessione di altri settori come il manifatturiero (-0,3%). Ma oltre le 111 principali aziende studiate da Mediobanca c’è un mondo molto ampio e variegato.

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Con un denominatore comune: l’internazionalizzazione. Il traino dell’intero settore è delineato dall’export. Lo dicono tutti i dati delle più recenti indagini. Lo avvalorano le parole di tanti, tantissimi produttori e distributori presenti a Verona. “I clienti esteri sono più del 70 per cento”, spiegano quelli di Casa Emma, un’azienda agricola a metà strada tra Firenze e Siena. “La vendita diretta non va oltre il 15 per cento”.

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Dalla Toscana all’Emilia Romagna, dal Chianti classico al Lambrusco, ma la musica non cambia. “Vendiamo soprattutto all’estero”, dicono da Maranello Wines. L’ enorme interesse mondiale verso il vino europeo è stato confermato soprattutto anche dalle numerose presenze straniere a Verona. I mercati principali rimangono l’Europa e gli Stati Uniti, ma la tendenza è la netta crescita nei paesi orientali. Sintomo che il made in Italy funziona più che bene.

 

 

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