Volkswagen è prossima ad effettuare ingenti risparmi per ciò che concerne i costi legati allo scandalo delle emissioni, e annuncia un piano teso a cancellare o ritardare ogni investimento superfluo.
Lo comunica il gruppo dopo che il Ceo Matthias Mueller ha detto di aspettarsi “multe significative” anche per questo la ristrutturazione della casa di Wolfsburg non sarà un processo indolore: il manager ha lasciando intendere che il gruppo potrebbe essere costretto a tagliare diversi posti di lavoro e ha ammesso che i 6,5 miliardi di euro accantonati non saranno sufficienti a coprire le spese. L’obiettivo del gruppo è difendere il rating per evitare che il costo dei finanziamenti salga a un livello insostenibile.
“Le soluzioni tecniche – ha scritto Mueller – sono in vista. Tuttavia le conseguenze finanziare e sul business non sono ancora chiare”. Il capo del consiglio di fabbrica, Bernd Osterloh ha però voluto chiarire che “al momento non ci sono ancora conseguenze sui posti di lavoro. E questo vale sia per il personale assunto, che per i lavoratori interinali. Anzi c’è la ferma intenzione di fare di tutto per salvaguardare l’occupazione”. Parlando per la prima volta dopo la sua nomina all’assemblea straordinaria dell’azienda, ha preannunciato: “Usciremo dallo scandalo solo attraverso un percorso doloroso”.
Proprio oggi il Vw ha confermato che i veicoli diesel convolti nella truffa sono 8 milioni all’interno dell’Unione europea, su un totale di 11 milioni: 650mila sono quelli in circolazione in Italia. La conferma del numero è arrivata direttamente dal gruppo che non ha smentito le notizie diffuse dalla stampa tedesca, mentre si allargano le indagini sullo scandalo.