Le Borse europee procedono spedite verso nuovi rialzi, confermando il trend delle ultime sedute grazie anche alle buone news provenienti da Wall Street che attende il via della stagione delle trimestrali.
Il Dow Jones sale dello 0,1% come l’S&P, mentre il Nasdaq arretra dello 0,1%. Gli investitori guardano a Lima dove in contemporanea si svolgono le assemblee del Fmi e della Banca Mondiale e si riunisce il G20: ministri e banchieri sono preoccupati per il rallentamento della crescita e invitano le economie avanzate a mantenere politiche monetarie accomodanti, soprattutto dopo che gli economisti di Washington hanno tagliato le stime sulla crescita globale per il 2015 e il 2016 e i dati sulla produzione industriale tedesca scesa dell’1,2% ad agosto (+2,3% sull’anno) con un calo più consistente delle attese (-0,1%). Male anche la Spagna che registra un -1,4%, ma a preoccupare è soprattutto la locomotiva del Vecchio continente. Numeri che fanno il paio con il crollo degli ordini, sempre in Germania.
Milano stona e chiude in rosso dello 0,79%, ma d’altra parte è la Borsa cresciuta di più da inizio anno. Nel resto del Vecchio continente Londra chiude invariata (-0,01%) come Parigi (-0,06%), mentre Francoforte avanza dello 0,46% trainata dal rimbalzo di Volkswagen. Lo spread è stabile a quota 110 punti base, mentre i Btp rendono l’1,7%. Chiusura in lieve calo per l’euro ma sempre sopra quota 1,12 dollari. La moneta unica passa di mano a 1,1235 dollari e cede anche nei confronti della valuta nipponica a 134,77 yen. Dollaro/yen a 119,95. Stando ai future sui Fed funds, utilizzati dagli investitori e dai trader per fare scommesse sulle politiche della Banca centrale americana, le probabilità di una stretta alla riunione del 27 e 28 ottobre sono scese al 6% dal 24% di un mese fa. Per la riunione del 15 e 16 dicembre, le chance sono passate al 32% dal 38% nello stesso arco temporale.