Wall Street, la Borsa Usa registra nuovi massimi di periodo

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 A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,24%, l’S&P500 lo 0,29% e il Nasdaq Composite lo 0,2%. La stima ADP (National Employment Report) sul mondo del lavoro ha evidenziato, nel mese di marzo, una crescita di 191 mila nuovi impieghi. Il dato e’ risultato inferiore alle attese degli addetti ai lavori che si aspettavano un incremento di 195 mila posti di lavoro ma in crescita rispetto alla rilevazione precedente pari a 178 mila unità. Il Dipartimento del Commercio U.S. ha annunciato che nel mese di febbraio gli ordini industriali sono cresciuti dell’1,6% dopo il calo dell’1,0% registrato a gennaio (rivisto dal -0,7%). Gli economisti avevano stimato un incremento pari all’1,2% su base mensile. Sul fronte societario Jos spiega Fta On line. A. Bank Clothiers +0,19%. Il gruppo di abbigliamento ha chiuso il quarto trimestre con un utile di 27,4 milioni di dollari, in calo rispetto ai 28,4 milioni dello stesso periodo di un anno prima. I ricavi sono aumentati dell’1% a 356 milioni mentre l’Eps adjusted si è attestato a 1,07 dollari. I dati sono in linea con le attese. MannKind +73,88%.

Wall Street, nuovi massimi storici e volumi in crescita

Una commissione di esperti ha raccomandato alla Fda di appovare il farmaco per il trattamento del diabete Adfrezza. Monsanto +0,76%. Il colosso delle biotecnologie agrarie ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 1,67 miliardi di dollari, in crescita rispetto a 1,48 miliardi di un anno prima. L’Eps adjusted è pari a 3,15 dollari, 9 centesimi in più delle attese. Superiore al consensus anche il giro d’affari, cresciuto a 5,83 miliardi da 5,47 miliardi. Ford Motor +0,86%. Nomura ha avviato la copertura sul titolo del produttore di auto con rating neutral. Apollo Education -8,82%. Il proprietario dell ‘Università di Phoenix ha chiuso il secondo trimestre con un utile adjusted di 0,28 dollari per azione contro i 0,19 dollari attesi dagli analisti. Peggio delle attese il giro d’affari sceso a 679,1 milioni da 834,4 milioni dello stesso periodo di un anno prima.

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