Wall Street ieri sera ha prodotto il “breakout” ipotizzato lunedi, segnando in chiusura nuovi massimi (S&P a 1885 vs 1878 del 7 marzo), con volumi in crescita. Il quadro è rafforzato dal fatto che l’indice ha chiuso sui massimi di seduta, contrariamente alle precedenti occasioni in cui aveva violato quota 1880 nel durante (compreso il 7 marzo scorso). Un ulteriore chiusura positiva oggi confermerebbe la rottura tecnica, indicando un primo target in area 1940. Personalmente conservo qualche perplessità sul rally, spiega Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr, legata in particolare all’incombente earning season e al processo di tapering in corso, ma segnali tecnici cosi nitidi meritano attenta considerazione, per cui la chiusura di stasera sarà rilevante per la direzione dei prossimi giorni.
> Wall Street, in positivo dopo i dati odierni
Dal lato dei fondamentali, il record di Wall Street è stato favorito ieri sera da vendite d’auto eccezionali (16.3 mln annui vs 15.8 attesi, record dal 2007 e +7.2% rispetto a febbraio). Il rimbalzo, assai superiore alle attese (che prevedevano comunque un +2%) offre supporto alla teoria secondo cui alcuni settori economici recupereranno in primavera parte dell’attività persa nei mesi invernali causa maltempo. Detto ciò, non manca chi osserva che il dato può riflettere in parte gli incrementi degli incentivi (+8% in marzo) praticati dalle case per ridurre le scorte di veicoli. In ogni caso i, gli investirtori l’hanno presa bene, col sottoindice auto che ha chiuso a +2.8% la seduta.
> Wall Street, incertezza sulla direzione del trend
La seduta asiatica ha accolto tiepidamente il record di Wall Street, con il grosso degli indici che hanno chiuso con incrementi marginali.
In Cina si cominciano a intravedere alcune ipotesi di misure a supporto della crescita. Il governo ha illustrato un pacchetto di provvedimenti, comprendenti investimenti in infrastrutture ferroviarie e sgravi fiscali per la piccola e media impresa.