Warren Buffett, celebre magnate della finanza, è pronto alla maggiore acquisizione della sua storia. Berkshire Hathaway ha infatti acquisito Precision Castparts, società specializzata nella produzione di componenti per aerei e nella produzione di energia, per 32 miliardi di dollari.
Compreso il debito l’operazione vale 37,2 miliardi di dollari. Una cifra che straccia i 26 miliardi sborsati dal guru di Omaha per il 77% di Burlington Northern Santa Fe nel 2010.
Berkshire Hathaway era già il maggiore azionista, con il 3%, di Precision Castparts, società che produce componenti per aerei e apparecchiature per la produzione di energia e che nell’ultimo trimestre ha fatto registrare un decremento dei profitti del 17%.
Una contrazione che l’ad, Mark Donegan, ha spiegato con le difficoltà legate alla domanda “depressa” da parte dell’industria del gas e del petrolio in seguito al calo dei prezzi dell’energia. Difficoltà che hanno spinto gli investitori a ritenere Precision possibile preda di acquisizioni.
Se l’operazione di Buffett andasse in porto – per questo occorre avere il via libera degli azionisti – per il guru della finanza si tratterebbe di un ritorno importante nel comparto dell’industria dopo aver trascorso gli ultimi anni concentrandosi nell’alimentare, con l’acquisizione insieme a 3G Capital Partners di Heinz per 23 miliardi di dollari e la successiva fusione con Kraft.
D’altra parte, con ricavi annuali per 200 miliardi di dollari, Berkshire necessità di acquisizioni importanti per incidere sugli utili. L’ultima trimestrale della holding di Buffett è stata sotto le attese degli analisti causa del rallentamento del settore assicurativo e delle conseguenti svalutazioni. Berkshire ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto in calo del 37% a 4,01 miliardi di dollari rispetto ai 6,4 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. L’utile operativo è calato del 10% a 3,89 miliardi di dollari dai 4,33 miliardi del 2014.