Buone notizie da Whirlpool. Impresa e sindacati hanno accolto di buon grado la proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, che desidera avviare un dibattito senza pregiudiziali sul piano industriale Whirlpool, ivi compreso lo stabilimento di Carinaro.
A riferirlo una nota del Mise al termine dell’incontro odierno tra le parti sociali e l’azienda. Il tavolo riprenderà quindi mercoledì prossimo e proseguirà il 5 e 8 maggio.
Alla riunione di oggi, secondo il Mise, oltre al Ministro Guidi hanno preso parte il Sottosegretario al ministero del lavoro Teresa Bellanova e 130 rappresentanti delle istituzioni locali, dell’azienda, dei sindacati, di Confindustria e di Federmanager. Tra questi, il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, l’amministratore delegato di Whirlpool Davide Castiglioni ed esponenti della Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Ugl-Metalmeccanici e Uilm-Uil.
“Come Fiom prendiamo atto che l’azienda ha riconfermato la propria disponibilità a discutere su tutti gli elementi del piano senza pregiudiziali. Per noi è necessario che per risolvere questa vertenza si trovi un accordo che preveda soluzioni per tutti i siti e per tutti i lavoratori coinvolti”, dichiarano Michela Spera, segretaria nazionale Fiom, e Gianni Venturi, responsabile Fiom per il settore elettrodomestici, in una nota dopo l’incontro su Whirlpool. “I lavoratori – spiegano i delegati Fiom – sono uniti nella mobilitazione, come dimostra il fatto che l’incontro di oggi si è svolto con i lavoratori di tutti gli stabilimenti del gruppo in sciopero”.
“Per noi questo resta il miglior piano industriale possibile per dare continuità in modo sostenibile, oggi abbiamo dichiarato l’apertura al confronto su tutti i punti del piano, anche su Carinaro”, uno degli stabilimenti del gruppo destinato alla chiusura, ha spiegato invece detto l’ad di Whirlpool Italia Davide Castiglioni al termine dell’incontro al Mise. Castiglioni ha sottolineato che questo “è un piano serio che deve concretizzarsi in tempi non infiniti”, entro sei mesi. Castiglioni ha specificato che il piano prescinde dai finanziamenti. Il piano prevede investimenti per 500 milioni in quattro anni ma anche 1350 esuberi, da fare dopo il 2018, e la chiusura di due stabilimenti e un centro ricerca.