Whirlpool a breve prenderà il controllo di Indesit. Nel contempo, il colosso americano ha svelato alcuni dei programmi futuri riguardanti la storica azienda di elettrodomestici italiana. Si profila un processo generale di ‘riorganizzazione’.
Non è esclusa, in primo luogo, la chiusura di alcuni stabilimenti. Questa ipotesi, ovviamente, preoccupa e non poco i sindacati.
Nel documento sull’offerta pubblica di acquisto si legge:
Whirlpool corporation sta valutando varie opzioni al fine di integrare le attività e le società del gruppo. Tali opzioni sono finalizzate a permettere al gruppo integrato di beneficiare di una struttura societaria ed economica più efficiente e potrebbero includere operazioni straordinarie come fusioni infragruppo e trasferimenti di cespiti o aziende o rami d’azienda, nonché la riorganizzazione delle attività produttive e distribuitive e il consolidamento di alcune funzioni tra i due gruppi. Le suddette fusioni infragruppo potrebbero includere anche una fusione per incorporazione di Indesit in un’altra società del gruppo Whirlpool ulteriore rispetto alla fusione. Il gruppo americano, inoltre, sta considerando la razionalizzazione delle funzioni amministrative e produttive tra Whirlpool e Indesit. Il gruppo integrato potrà unire le rispettive migliori esperienze e incrementare la capacità di utilizzazione degli impianti produttivi, generando significative efficienze da cui trarranno beneficio i clienti e i consumatori di tutta Europa.
A giudicare da questa nota sono molte le strade aperte. Non viene tuttavia chiarito il destino degli stabilimenti, alcuni dei quali, da quel che emerge, potrebbero essere uniti e probabilmente, nella peggiore delle ipotesi (per i lavoratori) anche chiusi.
Per la cronaca, durante lo scorso luglio era stato annunciato il passaggio del controllo della Indesit dalla famiglia Merloni, storica azionista, agli americani di Whirlpool, che ne hanno acquisito poco più del 60% e ora si apprestano a lanciare un’Opa per salire al 100 per cento.