Yuan, terzo giorno di svalutazione in Cina

Home > News > Mondo > Yuan, terzo giorno di svalutazione in Cina

Terzo giorno di deprezzamento consecutivo per lo yuan. La Banca centrale cinese ha scelto di svalutare la moneta di un ulteriore un percento in confronto al dollaro.

Si tratta della terza operazione in meno di 72 ore. Il tasso di cambio è adesso di 6,4010 yuan contro il dollaro, ha affermato il China Foreign Exchange Trade System. Ieri era di 6,3306. Lo yuan è stato svalutato in tre giorni del 4,65%. Il valore fissato dalla Pboc è quello medio intorno al quale può oscillare del più o meno 2%.

A seguito del panico iniziale, oggi i mercati provano a reagire. Piazza Affari cresce dell’1,7%, Francoforte dell’1%, Parigi dell’1,5% e Londra è in parità. A Wall Street, poco mossa in avvio, gli investitori tornano a concentrarsi sull’economia americana: il Dow Jones sale dello 0,04%, l’S&P dello 0,02% e il Nasdaq dello 0,32%.

In giornata la Borsa di Tokyo aveva assorbito il colpo e, nonostante l’incertezza delle prime battute, ha terminato gli scambi a +0,99%. L’indice Nikkei ha ripreso 202,78 punti fino ad attestarsi a quota 20.595,55. A Bombay, il Sensex ha guadagnato lo 0,52%. Lieve risalita per Sydney (+0,12%), più decisa invece per la Borsa di Singapore (+1,17%). Hong Kong (+0,69%) e Shanghai (+0,8%) rimbalzano per la prima volta in tre giorni.

Lo scopo della People’s Bank of China (Pboc, la banca centrale cinese), che a partire da martedì scorso ha guidato la più imponente svalutazione dello yuan degli ultimi 20 anni, è di lasciare che sia il mercato a decidere il tasso di cambio della valuta cinese. La Pboc si asterrà da interventi regolari sul mercato dei cambi”, ha sostenuto Yi Gang, vice governatore della Pboc in una conferenza stampa a Pechino e ha aggiunto che il cambio verrà mantenuto ad un livello “più o meno stabile” e “ragionevole”. La Cina basava il fixing valutario su un sondaggio tra operatori di mercato, ma ora ha reso noto che prenderà in considerazione anche il fixing del giorno precedente, e la domanda e offerta delle principali valute. Dopo la mossa di martedì la Banca centrale cinese ha ribassato altre due volte il suo tasso principale: nel complesso la svalutazione totale registrata dallo yuan è la più alta dal 1994, quando venne istituito il suo moderno mercato dei cambi con una svalutazione del 33% in un colpo solo.

 

Lascia un commento